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Casa di John Keats a Roma: visita alla Keats-Shelley House e alla tomba

La casa di John Keats a Roma è uno dei luoghi più poetici e toccanti che si possano visitare. Situata a Piazza di Spagna, oggi è conosciuta come Keats-Shelley House, o anche Keats-Shelley Memorial House.

Storia della casa di John Keats a Roma

John Keats giunse a Roma nel 1820, malato di tubercolosi. I medici speravano che il clima mite lo aiutasse ma morì l’anno seguente, a soli 25 anni.

La casa, che affaccia proprio sulla scalinata di Trinità dei Monti di Piazza di Spagna, fu testimone dei suoi ultimi giorni in silenzio, contemplando il cielo romano.

ingresso  Keats-Shelley House

Keats-Shelley House: un Museo letterario unico

Fondata nel 1909, la Keats-Shelley House custodisce il ricordo non solo di John Keats, ma anche di Percy Bysshe Shelley, Lord Byron, Oscar Wilde, William Wordsworth e altri autori romantici. Grazie alla Keats-Shelley Memorial Association, questo edificio è stato preservato e trasformato in uno scrigno culturale.

busti di Keats e Shelley nella Keats-Shelley Memorial House a Roma

Descrizione delle stanze nel Museo Keats-Shelley Roma

La biblioteca letteraria: un tempio di parole immortali

Nel cuore della Keats-Shelley House, si trova una delle stanze più affascinanti per ogni amante della letteratura: la biblioteca letteraria. Questo spazio silenzioso, raccolto e intriso di atmosfera, ospita una collezione straordinaria di oltre 8.000 volumi dedicati ai poeti romantici inglesi e ai loro contemporanei. 

casa di John Keats a roma

Scaffali in legno scuro, luci soffuse e l’odore inconfondibile della carta antica rendono questo luogo quasi sacro. Qui si possono ammirare prime edizioni rare, lettere originali, saggi critici, ma anche opere di autori come Lord Byron, Mary Shelley, Walt Whitman e persino Oscar Wilde.

casa di John Keats a roma

Molti dei libri sono stati donati da studiosi, ammiratori o altri poeti, creando una collezione viva, in continua evoluzione.

La camera da letto

Il cuore del museo. Piccola, essenziale. Con un letto in stile ottocentesco, un tavolino e pochi oggetti. Tutto ciò che Keats poteva portare con sé. Il soffitto decorato, le pareti bianche. Nella sua piccola stanza, oggi restaurata, si respira ancora la sua poesia. Ogni dettaglio della stanza, i mobili, i ritratti, la luce, sembra accompagnare silenziosamente quella presenza muta, ma viva.

camera da letto nella casa di John Keats a roma

All’interno della camera e accanto al letto, uno degli oggetti più toccanti e intensi è senza dubbio la maschera funeraria di John Keats. Esposta in una teca di vetro, questa maschera in gesso bianco ritrae con impressionante delicatezza il volto del poeta nei suoi ultimi momenti. Fu realizzata poco dopo la sua morte, nel 1821, per conservarne le sembianze e onorarne la memoria. Guardandola da vicino, si resta colpiti dalla serenità del suo viso. Le palpebre chiuse, la bocca leggermente socchiusa, il profilo dolce e giovanile.

Oggetti e memorabilia: frammenti di un’epoca poetica

La Keats-Shelley House è molto più di una semplice casa museo: è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Nelle sue stanze, tra vetrine e teche illuminate con cura, si conservano oggetti e memorabilia che raccontano storie intense, intime, spesso struggenti.

Trovi anche ciocche di capelli conservate in cornici, pennini, occhiali e persino oggetti personali appartenuti ad amici e contemporanei. Ci sono lettere autografe, diari, quaderni di appunti. Piccoli dettagli che avvicinano il visitatore alla quotidianità dei grandi poeti romantici.

La tomba di John Keats nel Cimitero Acattolico per stranieri a Roma

Dopo aver visitato la casa di John Keats, non si può non andare a rendere omaggio alla sua tomba. Si trova al Cimitero Acattolico, uno dei luoghi più suggestivi della città, accanto alla Piramide Cestia.

Nell’angolo della parte antica, verse e più suggestiva del cimitero, si trova la semplice e struggente tomba di John Keats.

Nessun nome inciso sulla lapide. Solo parole. Parole che parlano di dolore, modestia e profonda malinconia:

“Here lies one whose name was writ in water.”
Qui riposa uno il cui nome era scritto nell’acqua.

Questo epitaffio, voluto da Keats stesso, riflette il suo senso di fallimento e la convinzione di non essere stato capito o apprezzato in vita. Temette che la sua poesia sarebbe svanita come le onde nel mare. Eppure queste parole sono oggi tra le più immortali della letteratura. Il suo nome, che lui pensava dissolto, vive oggi in ogni libro e in ogni lettore.

epitaffio tomba john keats

Joseph Severn: l’amico fedele di Keats fino all’ultimo respiro

Accanto al letto di John Keats, nei suoi ultimi mesi, c’era sempre Joseph Severn. Pittore e grande amico del poeta, lo accompagnò nella sua ultima dimora di Roma. Fu lui a occuparsi di Keats giorno e notte offrendogli conforto, presenza, silenziosa compagnia. Nelle lettere che Severn scrisse dopo la morte di Keats, si percepisce l’affetto profondo e il dolore autentico di chi ha condiviso un’esperienza tragica ma umanissima. Proprio grazie ai suoi racconti, oggi conosciamo il suo affetto profondo, il dolore e i dettagli degli ultimi giorni del poeta. E come gli fu accanto nei suoi ultimi mesi, ora gli è accanto anche per l’eternità, come se il loro legame non si fosse mai spezzato. Insieme, nella quiete di Roma, riposano due anime legate dalla poesia e dall’amicizia. Dietro le loro tombe, c’è anche quella minuscola del figlio di Severn, morto neonato per un incidente nella culla.

 

La tomba di Percy Bysshe Shelley: un altro cuore romantico a Roma

Non lontano dalla tomba di Keats, nella parte più nuova del Cimitero acattolico di Roma, si trova anche la tomba di Percy Bysshe Shelley. Poeta visionario, idealista e ribelle, morì tragicamente nel 1822, annegato durante una tempesta al largo delle coste italiane. Il suo corpo fu ritrovato giorni dopo e cremato sulla spiaggia di Viareggio, come racconta la leggenda, tra fiamme e versi recitati dagli amici. Percy Bysshe Shelley era anche il marito di Mary Shelley, l’autrice del celebre romanzo Frankenstein.

Sulla sua lapide, nel cuore di Roma, è inciso un verso tratto da “La Tempesta” di Shakespeare:

“Nothing of him that doth fade,
But doth suffer a sea-change
Into something rich and strange.”

(Un nulla di lui si perde, ma si trasforma nel mare in qualcosa di ricco e strano.)

L’Angelo del Dolore: la tomba più struggente del Cimitero Acattolico

Qui si trova anche una delle tombe più iconiche, toccanti e più fotografate: l’Angelo del Dolore (Angel of Grief). Questa scultura emozionante rappresenta un angelo inginocchiato, con le ali abbassate e il volto nascosto tra le braccia.

Angelo del Dolore (Angel of Grief) nel Cimitero Acattolico di Roma

Fu realizzata nel 1894 dallo scultore e poeta americano William Wetmore Story, in memoria della moglie Emelyn Eldredge Story. L’opera è un vero simbolo di lutto e amore eterno. Poco dopo averla completata, anche Story morì, e fu sepolto accanto alla moglie.

nel Cimitero Acattolico di Roma
Cimitero Acattolico per stranieri a Roma

Come visitare la Casa di John Keats a Roma

Indirizzo: Piazza di Spagna, 26 a Roma, proprio di fianco la scalinata di Trinità dei Monti, in Piazza di Spagna. (Fermata Metro A: Piazza di Spagna)

Biglietti: Circa €6 (ci sono anche delle riduzioni)

Sito ufficiale: Keats-Shelley House

veduta della scalinata di Trinità dei Monti dal terrazzino della casa di Keats
veduta della scalinata di Trinità dei Monti dal terrazzino della casa di Keats

Come visitare la Tomba John Keats nel Cimitero Acattolico di Roma

Indirizzo: Via Caio Cestio, 6 (traversa di Via Marmorata), Roma (Fermata Metro B: Piramide)

Biglietti: Gradita donazione di €5 a persona

Sito ufficiale: Museo Acattolico di Roma

ingresso cimitero acattolico a Roma

La casa di John Keats a Roma è un gioiello nascosto. Un luogo che parla di vita, arte e poesia. Visitare la Keats-Shelley House significa toccare con mano l’anima romantica di un’epoca. E lasciarsi ispirare da chi ha scritto versi immortali.

 

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