GRACELAND – La casa di Elvis Presley il Re del Rock
Ho visitato Graceland, la casa di Elvis Presley a Memphis in occasione del 75° compleanno di uno dei più grandi cantanti del mondo, Elvis Presley. Detto The King, John Lennon disse:“Prima di Elvis, c’era il nulla”.
Storia della casa di Elvis
La casa di Elvis Presley fu costruita nel 1939. Il suo nome deriva da Grace, che era la prozia dell’ex-proprietaria della splendida villa. Elvis l’acquistò per 102.500 dollari nel 1957 per dare felicità a sua madre che adorava le case coloniali. Con la facciata in calcare di Tishomingo e le colonne carinzie del portico d’ingresso, è in stile coloniale-georgiano. Dispone di 18 acri di terreno, un cancello con motivi musicali, e addirittura di un pollaio.
Il tour della casa di Elvis Presley
La visita a Graceland, sulla Elvis Presley Boulevard, è il must per i fans di Elvis che visitano Memphis, e il sogno per tutti coloro che lo amano ancora.
Varcata la porta si inizia l’ascolto dell’audio-guida con la figlia Lisa Marie e la moglie Priscilla che descrivono l’interno della casa. Tutto è rimasto esattamente come è stato lasciato nel ’77. Arredamenti, quadri, soprammobili, tappezzerie ed elettrodomestici, sono perfettamente splendenti e originali. La casa di Elvis Presley ha 18 stanze e un salone lungo più di 20 metri con un divano di raso bianco lungo quasi 5 metri. In questa sala venne celebrato il suo rito funebre.
La mia percezione è stata che, nella sua grandezza e sfarzosità, la casa di Elvis Presley rimane una casa familiare ed accogliente. Transito davanti la sfarzosa sala da pranzo e la cucina.
Il salone, la camera da letto della madre di Elvis e la Jungle Room, si possono ammirare senza oltrepassare i cordoni.
Dal 1976 Elvis aveva cominciato le registrazioni dei suoi pezzi a Graceland, nella Jungle Room, in stile polinesiano. Si voleva venire in contro ad Elvis perché aveva cominciato a dimostrare un’avversione per lo studio di registrazione da quasi un anno. Ma non servì a nulla in quanto Elvis era disinteressato, senza energia, e non manteneva l’attenzione.
Attraverso delle scale con pareti coperte da specchi, si scende verso il seminterrato, dove si possono ammirare alcuni salotti dove Elvis guardava contemporaneamente più televisori e giocava a biliardo. Si racconta che sparò agli schermi in un momento di follia.
Il secondo piano, con le camere da letto, lo studio e il bagno, non è visitabile. Alla fine delle scale è stato realizzato un muro e una porta di specchi per non consentire di sbirciare.
Non si sale in quanto il piano non sopporterebbe il peso di una moltitudine di persone. Personalmente penso sia dovuto al rispetto della privacy, a cui Elvis teneva. Aveva casa sempre affollata di amici, parenti e guardie del corpo (il famoso entourage di Elvis), ma a nessuno era permesso di salire al piano superiore, eccetto alla famiglia. Elvis aveva una camera da letto in blu scuro, con una parete tutta di specchi e un letto nero decorato in pelle bianca quadrato lungo quasi due metri e mezzo. Elvis fu ritrovato senza vita nella stanza da bagno padronale del secondo piano il 16 agosto 1977, all’età di 42 anni.
Visita dei padiglioni nel grande parco della villa
Esco dalla casa di Elvis Presley da un’uscita posteriore e seguo un piccolo viale nel parco che mi porta nei vari padiglioni. Il primo è dove aveva l’ufficio il padre di Elvis, Vernon.
Il successivo è il padiglione-palestra, dove giocava a volano e dove giocò proprio l’ultima notte prima di morire.
Qui è presente anche un salotto con un pianoforte dove Elvis, durante la sua ultima notte. Suonò per l’ultima volta ai suoi amici Blue Eyes Crying in the Rain, di Willie Nelson.
Ora l’area del campo da volano è stato adibita ad una suggestiva mostra di tantissimi premi e delle mitiche Suits con cui si è esibito nei suoi concerti più famosi. C’era quella del famoso spettacolo satellitare che andò in onda nel gennaio 1973, Aloha from Hawaii, in diretta da Honolulu.
Fu trasmesso in diretta in tutto il mondo. La moglie Priscilla, nella descrizione nell’audio-guida, raccontava di “…questo grande uomo che ci ha lasciato un patrimonio di emozioni, di canzoni e di stile”, con in sottofondo la canzone An American Trilogy.
Esco da questo padiglione ed entro subito in un altro ed ultimo nel parco di Graceland dove è esibito tutto ciò che apparteneva ad Elvis, della sua vita da cantante e privata.
Premi, vestiti dei concerti, tra cui quello del matrimonio del 1 maggio 1967, oggetti personali suoi e della sua famiglia, etc.…
Nel famoso Special televisivo della NBC del 1968, il Come Back Special, che segnò il rientro in scena di Elvis dopo un decennio da attore, Elvis presenta se stesso e la sua musica. Lo show fu registrato a giugno e andò in onda il 3 dicembre, per Natale. Il concerto ebbe luogo alla Western Recorders su un piccolo palco quadrato bianco dove Elvis siede al centro di cinque sedie disposte in cerchio. Attorno circa 200 persone come pubblico.
Ecco il suo completo in morbida pelle nera, uno dei suoi entrato nella storia della musica.
Usciti da questo ultimo padiglione, costeggio la piscina recintata. Da qui si comincia ad intravedere il Meditation Garden, dove Elvis e la sua famiglia riposano.
La sua “grave” nel Meditation Garden
Man mano che mi avvicino mi comincia a salire il cuore in gola. La forte emozione che si prova, lo può capire solo un grande fan… e io sono tra questi. Dopo un tentativo maldestro di trafugare la salma di Elvis che era stata tumulata nel cimitero di Memphis, il 2 Ottobre fu risepolto, assieme alla madre Gladys, qui a Graceland. Anche il fratellino gemello di Elvis Jessie Garon, che non sopravvisse alla nascita, è tumulato qui. Il padre Vernon disse, durante la nuova tumulazione: “Finalmente riposeranno in pace”. Nel 2021 e nel 2023 si sono aggiunti la figlia Lisa Marie col suo giovane figlio Benjamin, entrambi prematuramente scomparsi, che riposano al di là della fontana del Meditation Garden.
Padiglioni per le esposizione a Graceland
Terminata la visita sulla zona dove sorge la casa di Elvis Presley, torno davanti l’ingresso. Rientro nel van che mi riporta in una vastissima area al di là del Boulevard, per un altro tour.
In questa zona vi sono altri padiglioni e in ognuno di essi sono esposti i suoi memorabilia. Il materiale dei suoi film con i vestiti di scena. L’accesso ad alcuni padiglioni dipende dal biglietto che hai acquistato. Automobili lussuose e sportive, e varie bikes con cui si divertiva a scorrazzare nel parco di Graceland ed anche in città.
La Pink Cadillac che regalò alla tanto sua amata madre Gladys.
Per la conclusione dello show televisivo del 1968, il suo manager aveva pensato ad una canzone natalizia, a cui Elvis si oppose. Si decise così una canzone che parlasse di ideali, If I can Dream. Elvis la registrò in studio a luci soffuse, cantandola con emozione e coinvolgimento. L’esibizione per lo show, dal vivo ma in playback, fu eseguita in maniera perfetta e convincente col suo abito bianco. Sono famose le mastodontiche lettere E-L-V-I-S usate nello show.
Il mitico vestito laminato-dorato, con cui si è esibito varie volte nel 1957. Fu riacquistato dalla Elvis Presley Enterprise dal manager di Elvis nel 1987, per la cifra di 2 milioni di dollari, allo scopo di esibirlo a Graceland.
I due aerei di Elvis Presley
Se il tuo biglietto lo permette, si possono visitare internamente anche i due aerei privati di Elvis. Il primo più piccolo, l’Hound Dog II.
Il più grande e lussuoso, un Convair 880 fuori servizio della Delta Airlines. Elvis lo acquistò nell’aprile del 1975, per un costo di 600.000 dollari (inclusa la lussuosa customizzazione). Lo battezzò Lisa Marie come l’unica figlia. Sulla coda si legge TCB, Take Care of Business, il suo motto.
La visita di quest’ultimo, lascia senza parole per il lusso. Rubinetti e lavabi in oro. Videoregistratore collegato a quattro televisori ed impianto stereo con 52 casse acustiche. All’epoca la tecnologia doveva essere tra moderna ed innovativa. Due salotti, e sala da pranzo, tavolo da gioco e bagni si succedono fino ad arrivare fino alla coda dove è allestita la camera da letto.
Sono presenti parecchi negozi di souvenir, paragonabili a quelli di Disneyland, dove troverai di tutto e l’impensabile su Elvis.
La visita alla casa di Elvis Presley è stata davvero un’esperienza memorabile ed emozionante che consiglio non solo ai sui fans, ma anche alle persone che apprezzano la storia della musica e i personaggi che l’hanno segnata. L’organizzazione e la cura con cui è stato allestito questo tour lascia senza parole. Si vede che non si è badato a spese, e si capisce anche perché i fans continuano ad arrivare da tutto il mondo e a ritornarci.
L’occasione più emozionante per visitare la casa, è per la commemorazione della morte il 16 Agosto. Vengono organizzate veglie notturne nel Meditation Garden. Il tutto accompagnato dalle sue musiche che vengono ascoltate da file interminabili e composte di fans commossi.
Consigli per la visita alla casa di casa di Elvis Presley
Arrivato con l’auto sulla Elvis Presley Boulevard, accedi parcheggio di Graceland. Ti rendi subito conto dell’immenso complesso costruito per la visita. Da una parte c’è la casa di Elvis Presley con il suo parco. Dall’altra parte un’area immensa in cui si trovano, il parcheggio, vari padiglioni per la mostre, e aree all’aperto con gli aerei. Ogni anno vengono rielaborate le mostre ed aggiunti visita a Memphis. Un van incluso nel prezzo ti condurrà dall’area dove avrai parcheggiato ed acquistato i biglietti alla Graceland Maison, che si trova dall’altra parte della Elvis Presley Boulevard.
I biglietti si acquistano in una enorme hall che sembra quella di un moderno aeroporto. Ti forniranno delle audio-guide (i-Pad multimedia) per ascoltare la descrizione e le spiegazioni durante il tour.
A bordo del VAN varcherai il famoso cancello della casa du Elvis Presley con impresse delle note musicali fino alla porta d’ingresso della casa. Se avrai acquistato il biglietto VIP come me, salterai la fila per entrare nella casa.
Leggi anche la mia visita a Memphis sulle tracce di Elvis, un tour giornaliero per ammirare la Sun Studio, Audubon Drive Maison e la scuola Humes Middle frequentata da Elvis.
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2 Comments
maria grazia melia
Bellissima descrizione, anch’io sono una fan di Elvis, leggo tutto ciò che trovo su di lui e spero un giorno di visitare Gaceland.
Massimo defrancesco
Non ci. sono parole. X 1 grande persona come elvis. il giorno che. morira. lo fara sapere a tutto. mondo ssimo