KEHLSTEINHAUS – Il Nido dell’Aquila di Hitler, il rifugio sulle montagne bavaresi
Durante il mio piacevole soggiorno estivo nella Regione di Berchtesgaden, ho visitato il Nido dell’Aquila, il Kehlsteinhaus, il rifugio di Hitler sulle montagne bavaresi.
La storia narra che fu regalato dal partito nazista ad Hitler per il suo cinquantesimo compleanno. Al contrario di Berghof che fu distrutto dagli alleati, questo fu risparmiato e donato all’Ente Turismo di Berchtesgaden.
Facciamo i biglietti a valle e saliamo su uno dei bus-navetta che ci porterà fino all’ingresso. Sicuramento il momento più emozionante di tutta la visita è percorrere con il bus la Kehlsteinstraße, la stretta strada di 6,5 Km che si inerpica sul monte Kehlstein, su cui sorge il rifugio. L’accesso a questa strada, vista la sua pericolosità, è consentito solo a queste navette.
Scavata nella roccia, è talmente stretta che consente il transito ad un bus alla volta. Quindi per dar modo di percorrerla in entrambi i sensi di marcia, i bus devono sostare per poco tempo nella piccola area di sosta a metà percorso. Si attende quindi che l’altro bus passi e si continua la corsa. Avendo la Kehlsteinstraße la particolarità di avere un solo tornante, sedendomi sul lato destro del bus, ho potuto guardare l’inquietante dirupo sotto di me per quasi tutto il tragitto.
La strada è ben tenuta e il conducente sembra poterla percorrerla anche ad occhi chiusi, vista la dimestichezza con cui imbocca le cinque strette gallerie.
Arriviamo sani e salvi, e anche un po’ euforici, sul piazzale sottostante il Nido dell’Aquila. Qui sorge l’accesso ad un tunnel pedonale che conduce al famoso ascensore.
Il tunnel è lungo 125 mt, ed è rimasto originale come ai tempi di Hitler.
Arriviamo all’ingresso dell’ascensore che, essendo l’unico mezzo comodo con cui accedere e lasciare il rifugio, si formano delle file ordinate al suo ingresso. Decorato in ottone, bronzo e specchi, è dotato di panche in pelle blu. Non ho potuto scattarvi foto, in quanto eravamo abbastanza compressi. L’ascensore sale di 124 mt in 41 secondi e giunge direttamente in uno dei corridoi nel rifugio.
L’edificio del Nido dell’Aquila ora è adibito a ristorante. L’unica sala visitabile è quella dove Hitler si intratteneva con gli ospiti davanti al grande camino in marmo rosso, donato da Mussolini.
Non c’è un granché da ammirare e forse la cosa più bella è il panorama che si gode dal rifugio. Stretti balconi girano quasi tutt’attorno, da dove si ammira a perdita d’occhio tutta la regione tedesca del Berchtesgaden. In direzione Sud si scorge il meraviglioso lago Königssee.
Il lato Nord dà sul versante austriaco, dove si intravede all’orizzonte la città di Salisburgo.
Da un lato del rifugio si sale verso la montagna non ripida. I visitatori possono seguire dei sentieri che arrivano fino ad una croce in legno, ed anche oltre.
Vista la bella giornata, ci accomodiamo nell’area all’aperto del ristorante per gustare qualche pietanza bavarese.
Consigli per la visita al Nido dell’Aquila
Il Nido dell’Aquila di Hitler si trova in Baviera, a Sud della Germania, nella meravigliosa Regione di Berchtesgaden. Il grazioso paesino di Schönau am Königssee dista 8 Km. Qui la veduta del monte su cui sorge il Nido dell’Aquila dalla finestra del nostro albergo.
Puoi visitarlo come escursione giornaliera da Salisburgo, da cui dista solo 30 Km.
Monaco di Baviera e Innsbruck, sono più lontane, circa 160 Km.
Con l’auto, ti dovrai dirigere ad Obersalzberg, Salzbergstraße 45, dove sono disponibili degli ampi parcheggi.
La cassa per l’acquisto dei biglietti per i bus-navetta e l’ascensore (a/r), è proprio in questo parcheggio. A poca distanza c’è la fermata da cui partono le navette. Le indicazioni sono chiare ed è impossibile confondersi.
Purtroppo il sito ufficiale del Nido dell’Aquila, per consultare informazioni e prezzi aggiornati, è in lingua tedesca.
Come spunto di viaggio per la scoperta della Regione di Berchtesgaden, ti consiglio di non perderti il meraviglioso lago di Königssee. Leggi anche il mio racconto su questo splendido lago turchese.
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